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La perdurante chiusura dell’Agenzia delle Entrate Riscossione di via Zara a Palmi provoca evidenti disservizi ai contribuenti ed appare, salvo ragioni che sfuggono all’opinione pubblica, del tutto ingiustificata.
La scelta di chiudere tutti gli sportelli della ex Equitalia sull’intero territorio nazionale, inizialmente assunta in via emergenziale per soli sette giorni (dal 18 al 25 marzo), risultava ovviamente adeguata al periodo del lockdown.
Dopo una prima proroga, tuttavia, il provvedimento è divenuto di fatto definitivo “fino a nuova comunicazione”, ritenendo sufficiente offrire alcuni servizi telematici, che – si sa – non possono soddisfare l’intera popolazione.
Se si considera che la sede di Reggio Calabria e l’Agenzia di Locri sono state riaperte, la prolungata serrata, circoscritta al solo ufficio di Palmi nell’intero territorio provinciale, declassa i contribuenti della Piana e delle città preaspromontane.
A ciò si aggiunga che l’Ufficio Territoriale dell’Agenzia delle Entrate di via Roma, seppure con giorni e fasce orarie ridotti, continua ad operare: un trattamento diversificato a parità di condizioni, che risulta francamente incomprensibile.
Palmi è da sempre Città di servizi capofila nell’intero comprensorio ed oggi, in un contesto storico e sociale caratterizzato da sforzi enormi per ripartire in sicurezza, ciascuno deve fare la sua parte.
Questa è la direzione in cui si stanno muovendo tutte attività produttive del territorio: basti pensare agli esercenti del commercio, del comparto turistico-ricettivo e dei servizi, che si confrontano quotidianamente con il distanziamento sociale e con l’obbligo di indossare la mascherina.
Agenzia delle Entrate Riscossione, dunque, dimostri concretamente che dietro questa incomprensibile chiusura non vi sono motivi diversi ed assuma ogni iniziativa utile a riaprire con sollecitudine lo sportello di Palmi.